La scoliosi è una sindrome legata nella maggior parte dei casi a motivazioni ancora non chiare. Proprio per questo si parla di scoliosi idiopatica (senza causa conosciuta). Si tratta di una sindrome multifattoriale, ossia legata più cause che si intersecano tra loro. Tra le cause studiate osserviamo quelle di tipo genetico, familiare, vestibolare, posturale, ecc.. La scoliosi ha una diffusione tra la popolazione di circa il 5-7% anche se solo poche raggiungono livelli di gravità importante. Ma noi non possiamo sapere a priori quali peggioreranno. Ed è per questo che l’azione preventiva diviene estremamente utile. Una volta evoluta la scoliosi si può fare ben poco, ma se identificata in tempo si possono ottenere ottimo risultati. Questo ragionamento ci aveva portato a pensare che maggiore fosse stato lo status sociale di una famiglia maggiore sarebbe stato il suo interessamento al problema.
Dai dati raccolti in uno studio, svolto tra Padova e provincia, sul diverso comportamento tra abitanti della città e della provincia, legato a titolo di studio e reddito, è emerso che tra i cittadini “colti”e “cittadini” la propensione alla cura e prevenzione della scoliosi è decisamente meno marcata che tra le famiglie con un minore livello di formazione. La propensione ad ascoltare l’opinione del medico o degli specialisti si riduce drasticamente tra chi pensa di sapere e si ritiene in grado di decidere da solo della propria vita. A questo si somma il considerare la ginnastica correttiva poco utile e invasiva nella vita di genitori e figli. Su questo secondo punto devo essere d’accordo, serve impegno e costanza per seguire l’evoluzione di una scoliosi, anche se non maggiore che per i normali allenamenti di calcio o ginnastica. Sul primo punto ritengo invece si tratti di una posizione non supportata da dati scientifici.
A differenza di 10 anni fa, dove si consigliava in modo massiccio la ginnastica correttiva su semplici impressioni personali. Oggi esistono serie evidenze scientifiche sull’efficacia dei trattamenti incruenti della scoliosi. Paradossalmente osserviamo che di fronte all’evidenza dell’utilità di un trattamento esiste meno attenzione da parte delle famiglie più benestanti. Da genitore comprendo perfettamente il desiderio di dare solo esperienze positive al proprio figlio, ma forse oggi osserviamo un nuovo incremento degli interventi chirurgici, per scoliosi, anche per questa leggerezza nell’analizzare il problema.
Articolo redatto da
Prof. Diego Sarto
Direttore scientifico.
Docente di posturologia e chinesiologia applicata UNIVERSITA’ DI PADOVA